Wang Mao, luxury brand della famiglia Moutai, si presenta in Europa in occasione delle Fashion Week di Londra e Milano e chiude le sfilate milanesi con una esclusiva cena di food pairing che prelude l’ingresso del liquore nel mercato europeo.
Lo “Spirito” del Dragone conquista Milano
Lo “Spirito” del Dragone si espande in Italia e lo annuncia a Milano, in chiusura della settimana della moda meneghina: Moutai, colosso mondiale degli spirits, sta infatti mettendo a punto una strategia per inserirsi sul mercato italiano dei liquori con la sua linea luxury, il brand Wang Mao, gettando le basi per partnership e accostamenti con il mondo della moda, del design e della alta gastronomia. Fino a oggi il mercato di riferimento del gigante è stato la comunità asiatica nel mondo (2/3 dei consumatori), ma l’obiettivo dichiarato è conquistare i palati occidentali con la sua cultura orientale.
Da qui la scelta di organizzare – lunedì 23 settembre a Palazzo Parigi, a chiusura della Milan Fashion Week – un evento riservato a stakeholders, giornalisti e influencer del mondo food&beverage, lifestyle e fashion per presentare una linea “sartoriale” costituita da tre differenti referenze. Quella milanese è, insieme a Londra, l’unica tappa europea pianificata a oggi dal gruppo cinese per esplorare le potenzialità del mercato europeo. Proprio dalla capitale del Regno Unito Wang Mao si è congedata la scorsa settimana come Offical Spirit Partner della London Fashion Week. Un’operazione che la dirigenza non esclude di poter replicare a Milano il prossimo anno, nel quale ricorre il 50° anniversario dell’avvio dei rapporti diplomatici Italia-Cina.
Una nuova “Via della Seta” per far scoprire la ricchezza del “liquore cinese della diplomazia”, così chiamato in patria, in quanto immancabile accompagnatore delle cene e degli incontri ufficiali più importanti. Un liquore che distilla il sapore di una Cina raffinata, fashion, dalla cultura e tradizione millenaria e dal fascino intramontabile.
I liquori Wang Mao, frutto di un’attività di ricerca e progettazione dedicata e di una tecnica di affinazione che richiede oltre 5 anni per arrivare al prodotto finito, si presentano con 3 diverse bottiglie: la Nera, di alta qualità e a produzione limitata, ha un gusto e una fragranza più intensi; la Bianca, il “best seller” dell’azienda, è invece più fresca ed elegante; la Rossa, infine, che differisce dalla bianca per la confezione, light (375 ml) decisamente trendy, pensata per i Millenials che preferiscono bere “meno ma meglio” e che sono particolarmente sensibili al fattore estetico.
Target di clientela, come spiega il CEO di Wang Mao, Bin Yuan: «è un pubblico moderno, cosmopolita, tra i 30 e i 50 anni, con carriera avviata e gusti raffinati, capace di apprezzare la nostra qualità e il nostro stile». Obiettivo del gigante cinese è ora portare materialmente questo prodotto nei locali più alla moda della capitale italiana della moda, proponendo anche inedite creazioni di cocktail.
CARTA D’IDENTITA’
Wang Mao è un distillato di cereali (sorgo e grano) dalla gradazione alcolica di 53°. E’ il più prestigioso tra i baijiu (acquaviti) cinesi ed è chiamato anche il “distillato della diplomazia”, perché accompagna tradizionalmente le cene e gli incontri ufficiali più importanti.
Wang Mao può essere prodotto unicamente nella città di Moutai, nella provincia di Guizhou, un luogo dal microclima unico che rende il sapore del liquore inimitabile. Con oltre 150 note aromatiche in un unico bicchiere, Wang Mao è un raro tesoro nazionale, una bevanda tanto complessa quanto pura.A
La storia di Wang Mao inizia ufficialmente nel 1879, durante la dinastia Qing, quando viene fondata l’omonima distilleria, ma in realtà le origini del liquore affondano nella cultura tradizionale cinese. Il distillato è infatti frutto di una ricetta dalla storia millenaria e la prima documentazione certa è datata 135 a. C. Si narra che già all’epoca della dinastia Han gli imperatori amassero bere il liquore. Per oltre 2000 anni, in un remoto villaggio arroccato tra le montagne e il fiume Chishui, le famiglie di artigiani hanno creato bevande alcoliche utilizzando materie prime del territorio.
La produzione del Wang Mao è rigorosamente stagionale. Per ottenere una sola goccia di questo distillato sono necessari almeno cinque anni di lavorazione. Il processo comprende varie sessioni di bollitura, varie fasi di maturazione e miscela secondo le tecniche tradizionali sviluppate in secoli di esperienza e ben 9 cicli di fermentazione e distillazione. Elementi che contribuiscono, assieme al microclima e alla composizione dell’acqua e della terra che si trovano nella valle del fiume Chishui, a donare al liquore una eccezionale ricchezza nella composizione di polifenoli (3-4 volte superiore rispetto ad altri distillati).
MENU WANG MAO FASHION DINNER
Chef Ferdinando Martinotti
Salmone marinato al naturale e insalata orientale
Agnolotto piemontese, stracciatella di bufala, ‘nduja, zucca e burro acido
Codone di manzo picanha cotto al carbone, patata morbida, burro, panna e tarassaco in casseruola
Bavarese alla vaniglia, nocciole e caramello salato
Caffè e mignardises