Solaia Antinori 2000
(WS 92 Wine Spectator)
Un vino mitico e di gran classe. Lo lasciamo sostare, riposare, aprirsi nel calice, perchè ogni vino ha i suoi tempi e bisogna rispettarli per poterne godere pienamente.
Allo splendido colore granato, vivacizzato da vistosi bagliori aranciati, si accompagna un profilo olfattivo da sogno: è in una fase in cui i sentori secondari e quelli terziari sembrano combattere cercando di imporre la propria egemonia caratterizzandone il complesso profilo olfattivo. È una continua e intrigante alternanza: peperone grigliato e pepe, bacche di mirto e chiodi di garofano, mirtilli e tabacco, cassis e foglie d’alloro, more e cuoio. Come un libro che a ogni pagina rivela una nuova sorpresa, questo vino a ogni olfazione presenta nuove sensazioni: legno di ginepro, incenso, resina e asparagi selvatici; poi cenni mentolati e note carnose su una scia minerale di grafite e un inizio di goudron.
È ora di assaggiarlo. È una gioia per il palato! Non è prepotente, ma entra discreto facendosi annunciare da una indiscussa eleganza; poi progressivamente prende spazio pretendendo l’attenzione che merita. Tannino in abbondanza, sontuoso, setoso e suadente. Morbidezza e alcolicità perfettamente integrate e sorrette da un’acidità piacevole che rinfresca ogni sorso. Il gusto succoso è caratterizzato da una sapidità monumentale legata a una marcata sensazione umami che rievoca la carne essiccata sotto sale. Grande corpo e persistenza infinita su toni poliedrici marcatamente fruttato-sapidi. Equilibrio assoluto; tutto è al posto giusto. Niente di eclatante, nulla di esagerato.
Paradigma d’eccellenza e finezza. Indubbiamente armonico, ma credo che potrà esserlo ancora, per molti anni ancora.