Duchessa Lia è sinonimo di nobili vini piemontesi, una gamma ampia e completa di vini e spumanti di eccellenza, provenienti dalle terre del Piemonte. Tra le etichette di qualità oggi ho selezionato il “Re dei vini” e “vino dei Re”, il Barolo, che rappresenta l’orgoglio delle colline delle Langhe, di cui è il vino più celebre e apprezzato a livello mondiale.
Un vino importante per i momenti che contano, capace di stupire per la profondità dei profumi, l’eleganza della struttura, la morbidezza dei tannini e la capacità unica di accompagnare i grandi piatti con carattere e avvolgenza.
Dicevamo, “vinum regum, rex vinorum“, ovvero “vino dei Re e Re dei vini”. Da secoli è infatti questa l’espressione che accompagna il Barolo DOCG. Nasce sulle dolci colline delle Langhe da uve Nebbiolo in purezza, in un suggestivo territorio che abbraccia 11 comuni a sud della città di Alba (La Morra, Monforte d’Alba, Barolo, Serralunga d’Alba, Castiglione Falletto, Novello, Grinzane Cavour, Verduno, Diano d’Alba, Cherasco e Roddi).
È la punta di diamante della viticoltura piemontese e del panorama enologico d’eccellenza italiano.
Tra le regole fondamentali del disciplinare c’è proprio il lungo invecchiamento: il Barolo deve invecchiare almeno 3 anni. La sua produzione, da subito apprezzata nelle corti di tutta Europa, risale a metà dell’Ottocento ed è da attribuire alla caparbietà di Camillo Benso Conte di Cavour e alla Marchesa Giulia Colbert Falletti. Ed è DOCG dal 1980.
In particolare la 2015 è stata un’ottima annata, complessivamente calda, e i vini che la esprimono lo confermano chiaramente: sono ricchi e polposi con una grande espressività olfattiva. A mio giudizio presenta belle note di frutta matura, equilibrate e non eccessive, che al gusto corrispondono ad una buona rotondità e a una trama tannica ben sviluppata e presente.
Degustiamo insieme il Barolo DOCG 2015 che ci propone Duchessa Lia.
Degustazione
- Colore: rosso intenso, tendente al granato con l’invecchiamento
- Bouquet: intenso, floreale e fruttato, con note speziate e sentori di cuoio lavorato
- Sapore: di buon corpo, pieno, avvolgente, equilibrato, con una piacevole struttura tannica che sicuramente contribuirà all’evoluzione della struttura e della longevità
- Temperatura di servizio: 18° C
Abbinamenti gastronomici
Si abbina ottimamente con il cibo, oltre ad essere un ottimo vino da meditazione. Io personalmente amo degustarlo in compagnia di un buon libro, con assaggi di prodotti gastronomici di alta qualità da trasformare immancabilmente in cena… Il Barolo può essere tranquillamente sorseggiato lontano dai pasti, data la sua corposità ed intensità: in questo modo potrete apprezzarne tutta la sua profondità, con calma e riflessione. Come per magia vi sembrerà di riuscire a rallentare il tempo e di cogliere tutta la piacevolezza di ogni singolo attimo.
Ma quali piatti sono più indicati per un vino nobile come il Barolo? Una buona bottiglia di Barolo DOCG Duchessa Lia richiama gusti sinceri e decisi: piatti a base di tartufo – l’abbinamento che da sempre domina in tutta la cucina delle Langhe – così come importanti secondi di carne quali i brasati, gli arrosti, l’agnello alla griglia, la cacciagione e tutte le pietanze di carne al forno. Senza dimenticare un onesto filetto di fassone piemontese: ai funghi porcini, al pesto, con salsa al Roquefort, avete solo l’imbarazzo della scelta per esaltare la succosità della carne con la potenza tannica del Barolo. Provatelo anche con i formaggi stagionati di spessore, come ad esempio il Castelmagno. Riserva delle belle sorprese anche con il cioccolato.
Vi consiglio di servirlo e degustarlo alla temperatura ideale di 18° C, in ampi calici, per consentirgli di sprigionare tutte le note caratteristiche e le piacevoli sfumature aromatiche, di profumi e sapori.
Buona degustazione a tutti!