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Colazione da Tiffany? Ora si può!

Le note di Moon River. Manhattan sullo sfondo. Un taxi giallo si ferma accanto alla maestosa entrata di una gioielleria. Un’elegante donna scende dall’auto e si avvicina a un’invitante vetrina per ammirare i preziosi gioielli mentre gusta un croissant sorseggiando un caffè. 

 

Lo store è il celebre Tiffany & Co., la donna è la meravigliosa Audrey Hepburn nei panni di Holly Golightly. E questa è una delle scene più celebri del cinema, impossibile non riconoscerla. È l’apertura di Colazione da Tiffany, pellicola del 1961 di Truman Capote. Nel tempo, il film ha alimentato sempre di più il mito di Tiffany & Co, oggi tra i più grandi colossi della gioielleria.

Nel mitico flagship store di Tiffany & Co. New York, ora si può davvero far colazione. Al quarto piano del palazzo nella Fifth Avenue è stato infatti aperto Blue Box Cafè. Cenare da Tiffany però resterà un sogno, perché il locale sarà operativo dalle 10 del mattino fino alle 17.30 e alla domenica gli ultimi clienti saranno accolti fino alle 16.30.

“Il caffè e il restauro del quarto piano riflettono il desiderio di offrire una esperienza di lusso moderno”, ha dichiarato Reed Krakoff, direttore artistico del marchio. Il locale è stato inaugurato il 10 novembre ed è dominato, a livello estetico, dai toni dell’azzurro, leitmotiv degli arredi e delle stoviglie.

I prezzi naturalmente sono da gioielleria, ma considerando la media newyorchese poteva andare peggio. La colazione viene proposta a 29 dollari, il pranzo a prezzo fisso costa dieci dollari in più per un antipasto e un’insalata, mentre la cerimonia del tè in stile londinese con snack dolci e salati viene a costare 49 dollari. Una parte dello spazio è stata riservata allo shopping di articoli per la casa e un set di due tazze firmate Tiffany costa 95 dollari.

Lo spazio è sperimentale ed esperienziale – una finestra sul nuovo Tiffany”.

Un successo assicurato dato il valore e le potenzialità del progetto. E non è difficile immaginare già da ora la lunga coda che affollerà lo store.

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Credits | Pambianco News

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