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Michelin stronca Cracco e Sadler. Terza stella a Norbert Niederkofler

Norbert Niederkofler ce l’ha fatta e con l’edizione 2018 della Guida Michelin conquista le tre stelle Michelin al ristorante St. Hubertus a San Cassiano del Rosa Alpina, hotel a cinque stelle dei Leading Hotels.

Una nuova terza stella Michelin brilla in Alta Badia. L’edizione 2018 della più prestigiosa guida dell’alta cucina ha riservato alcune sorprese, tra promozioni e bocciature, e forse questa volta le seconde hanno fatto più notizia delle prime. Partendo dalle buone notizie, sale a nove il numero dei locali con il massimo riconoscimento della Michelin ovvero le tre stelle. A guadagnare un posto nell’olimpo della ristorazione è il St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano (Bolzano), il cui executive chef è Norbert Niederkofler, ideatore tra le altre cose del progetto CARE’s The Ethical Chef Days.

Sono così confermati i rumors della vigilia che volevano un nuovo tristellato in Italia e il nome di Niederkofler era tra i più gettonati assieme a quelli di Mauro Uliassi e di Enrico Bartolini, che invece si confermano a 2 stelle al pari di un’altra ormai quasi eterna promessa “trois étoiles” come Antonino Cannavacciuolo.

Quanto alle bocciature, due sono proprio eccellenti… perdono la seconda stella Michelin Claudio Sadler e Carlo Cracco. Se per il divo di Masterchef, alle prese con l’imminente apertura del ristorante in Galleria e all’indomani della partnership con Lapo Elkann in Garage Milano, la valutazione degli ispettori Michelin ha un sapore provvisorio, perché le attese per il futuro locale nel cuore di Milano sono particolarmente alte, quella di Sadler ha un gusto particolarmente amaro. “Una stella in meno e un problema in più”, ha commentato a caldo Sadler, intervistato da Cronache di Gusto. “Eravamo il ristorante con due stelle più longevo di Milano, detenevamo le due stelle da 15 anni e ora abbiamo perso questo primato. Chiamerò il direttore della Guida per capire le motivazioni che hanno portato a questa scelta e valutare. Ma lavoreremo con i solito impegno e il nostro entusiasmo e con l’impulso che dal 1991 ci contraddistingue”.

Milano si rifà parzialmente con il Vun di Andrea Aprea, che guadagna la seconda stella al pari del Magnolia di Cesenatico (chef Alberto Faccani) e di un altro locale di San Cassiano, La Siriola (chef Matteo Metullio).

Prima stella invece per il Contraste di Matias Perdomo e per Trussardi alla Scala che, dopo averne perse due, torna a essere stellato con la cucina affidata a Roberto Conti. Guadagnano una stella in più Andrea Berton con il ristorante Berton al Lago a Torno (Como), condivisa con lo chef Raffaele Lenzi, ed Enrico Bartolini con il Glam a Venezia, condivisa con Donato Ascani. Per lo chef del Mudec si tratta della quinta stella complessiva dopo le due di Milano e quelle di Bergamo, L’Andana e ora Venezia.

Questo però è il momento di Norbert Niederkofler e della famiglia Pizzinini, proprietaria della struttura in Alta Badia. La terza stella arriva come coronamento di un lungo percorso fatto assieme e fondato su un patto con il territorio. “Nel mio ristorante – ha commentato lo chef in una nota – vige la filiera corta. Siamo noi, senza intermediari, ad andare dal contadino a scegliere le materie prime, quelle che offrono la stagione e ovviamente il territorio. In totale rispetto. Sarà sempre lui a dirci che cosa offre la terra e noi a utilizzarle nel migliore dei modi La mia cucina entra nella cultura della montagna, riprendendone abitudini, ingredienti, talvolta tecniche, ma mantenendo sempre quella filiera corta, con poco scarto, che permette al ristorante stellato di non andare in perdita”.

Confermate dalla Michelin le 8 “3 stelle” della precedente edizione. Sono quelle di:

Piazza Duomo ad Alba (chef Enrico Crippa)
Da Vittorio a Brusaporto (chef Bobo e Chicco Cerea)
Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (chef Nadia e Giovanni Santini)
Le Calandre a Rubano (chef Massimiliano Alajmo)
Osteria Francescana a Modena (chef Massimo Bottura)
Enoteca Pinchiorri a Firenze (chef Annie Feolde e Riccardo Monco)
La Pergola a Roma (chef Heinz Beck)
Reale a Castel di Sangro (chef Niko Romito)

TAGLIOLINI CON RAPA BIANCA TARTUFO NERO DI NORCIA E RUCOLA (chef Niederkofler)

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