Dalla grande tradizione vinicola italiana, nascono vini che esprimono gusti e profumi del passato, emozioni di una terra unica e sempre generosa. Ecco perché per accompagnare il pranzo di Natale ho scelto un vino elegante e avvolgente, come l’atmosfera che ci scalda in questo magico periodo dell’anno. Duchessa Lia è un’azienda vitivinicola piemontese situata nelle Langhe che da oltre sessantacinque anni porta sulla tavola vini DOC e DOCG di qualità realizzati con uve selezionate del territorio, esaltati attraverso affinamenti attenti alle caratteristiche dei vini. Le più moderne tecnologie presenti in cantina sono messe al servizio del prodotto, con la garanzia di valorizzare l’espressività, l’originalità e l’unicità di ciascun vitigno, per farci assaporare in ogni bicchiere la passione che l’azienda, rispettosa e innovativa interprete dell’enologia piemontese, coltiva per queste terre.
Tra le migliori referenze, il Barbaresco DOCG Duchessa Lia rappresenta tutto ciò che mi aspetto da un grande (ed emozionante) vino italiano. Proviene dalle uve 100% Nebbiolo cresciute nei vigneti di antichi e piccoli paesi delle Langhe situati nell’area compresa nei tre comuni di Barbaresco, Neive e Treiso. (Secondo le indicazioni del disciplinare di produzione, il Barbaresco, prima di essere messo sul mercato, invecchia almeno 26 mesi, di cui 9 in botte di legno).
Per Natale ho scelto il pregiato formato Magnum, non solo perché saremo in tanti a degustarlo, ma per due motivi principali: non solo i formati grandi sono scenografici (perfetti in cassa legno per un regalo che deve sorprendere) ma la superficie e il contatto con l’ossigeno giocano un ruolo fondamentale nell’evoluzione e maturazione del vino. Le dimensioni della bottiglia sono molto importanti: una bottiglia Magnum (1,5 l) ha una capacità doppia rispetto alla bottiglia standard (0,75 l) perciò una minore quantità di ossigeno a contatto con una maggior quantità di vino. Risultato? Il vino raggiunge la maturità più lentamente, evolve in modo più stabile e protetto, resiste meglio agli sbalzi di temperatura, ma soprattutto esalta le sue caratteristiche sensoriali. Così vi si troverà maggiore freschezza, grande eleganza e una maggiore complessità di aromi rispetto alla bottiglia classica. Per vini pregiati e predisposti al lungo affinamento come il Barbaresco, se possibile, vale la pena di scegliere la Magnum.
L’annata 2014 è relativamente giovane per un Barbaresco tradizionalmente destinato all’invecchiamento, ma che ha tutte le qualità e l’equilibrio per poter essere apprezzato in giovane età. Dal punto di vista della viticoltura, nonostante si possa descrivere come una delle annate più complicate da gestire, i risultati finali sono stati una piacevole sorpresa nelle Langhe. In particolare la zona del Barbaresco è stata sicuramente un’eccezione positiva in un panorama generale di difficoltà.
Io consiglio comunque un breve passaggio in decanter – anche se da “manuale di Sommelier” è solitamente prevista per i vini rossi di lungo invecchiamento – perché oltre ad essere un rituale molto suggestivo per preparare i miei ospiti alla degustazione, permette con l’ossigenazione di rinvigorire tutte le sue grandi sensazioni organolettiche di cui potremo soddisfarci all’assaggio!
Degustazione Duchessa Lia Barbaresco DOCG 2014 Magnum:
- Colore: rosso acceso, tendente al granato con l’invecchiamento.
- Profumo: etereo, piacevolmente intenso, con reminiscenze di frutta e spezie, accompagnato da gradevoli note floreali.
- Gusto: elegante, di buon corpo, equilibrato, morbido e gradevolmente tannico. Austero ma al tempo stesso vellutato e avvolgente con quel suo gusto armonico.
- Abbinamenti: perfetto per primi piatti al ragù e secondi di carne rossa come arrosti, cacciagione oppure formaggi stagionati. Superlativo con tartufo e fonduta.
- Temperatura servizio: stappare due ore prima della degustazione a 18° – 20° C.
Non mi resta che augurarvi felice Natale e buone feste a tutti!