Se il Barolo è l’austero Re delle Langhe, il Barbaresco viene spesso accostato ad un vino più femminile, che gioca le proprie carte sull’eleganza e sulla piacevole sensualità, leggermente meno alcolico, più gentile e vellutato.
La zona di produzione del Barbaresco, ottenuto con uve del prestigioso e aristocratico vitigno Nebbiolo, è limitata alle sole colline dei comuni di Barbaresco, Treiso e Neive e ad una parte della frazione di San Rocco Seno d’Elvio.
La frammentata composizione del suo straordinario terreno, particolarmente fertile, con marne calcareo-argillose e sabbie stratificate, è costituito principalmente da rocce appartenenti alla formazione geologica del Tortoniano.
Ma anche qui, il particolare terroir, la diversa esposizione delle vigne e la storica suddivisione dei crus, oltre all’impronta personale di ciascun produttore, possono creare un’infinità di combinazioni e quindi dare espressioni nel calice anche molto diverse fra loro.
La vendemmia avviene ai primi di ottobre e dopo la fermentazione il Barbaresco riposa per almeno 12 mesi in botti di rovere o di castagno.
Questa incredibile complessità merita quindi un approfondimento dedicato per entrare nel vivo di uno dei simboli dell’enologia italiana.
Nel suo profilo organolettico il Barbaresco sfocia le sue doti in:
– un intenso colore rosso granato
– un profumo etereo, con note balsamiche e gradevolmente speziate. Spicca con moderazione la liquirizia ed il tabacco
– un sapore asciutto, pieno ma delicato, giustamente tannico, vellutato e gentile.
– un sapore asciutto, pieno ma delicato, giustamente tannico, vellutato e gentile.
Piacevole abbinamento gastronomico con i piatti tradizionali del territorio, come i tajarin al tartufo bianco o i ravioli d’anatra, i brasati, la lepre in salmì o la selvaggina, i formaggi stagionati come il Castelmagno o il Montasio.
Si consiglia l’apertura almeno un’ora prima del servizio. Temperatura di servizio 18-20 °C.
Vini in degustazione:
Barbaresco “Sanadaive” 2014 – Adriano Vini
Fragolina, lampone, ciliegia, viola, petalo di rosa, pompelmo, cannella. Freschezza, elegante, equilibrato tra morbidezze e durezze.
Barbaresco Asili 2014 – Ca’ del Baio
Iris, violetta del pensiero, lampone, caramella, cannella, anice stellato, sottofondo tostato, nota polverosa. Tannino setoso, vellutato. Eleganza, finezza, rotondità in bocca, equilibrato.
Barbaresco Roncaglie 2013 – Poderi Colla
Iris, pout pourri, frutti di bosco, mirtillo, spezie dolci, nota ferruginosa, tabacco, noce moscata, chiodo di garofano. Tannino importante, sapido, fresco, potente ma equilibrato. Corposo. Bella persistenza.
Barbaresco Pajorè 2012 – Sottimano
Accenni balsamici particolarissimi. Sentori floreali, zuccherino alla violetta, caramello, nota resinosa, pino e cipresso, humus, montagna, genziana, liquirizia, rabarbaro. Austero, complesso, elegante. Tannino aggrazziato, fresco, abbastanza sapido. Armonico e persistente.
Barbaresco Albesani Santo Stefano 2012 – Castello di Neive
Frutta rossa matura. Eucalipto, mandorla amara, terroso, ottima finezza al naso. In bocca è potente, tannino ben presente, freschezza e sapidità equilibrati.
Barbaresco Riserva “Boito” 2010 – Cantina Rizzi
dal colore rosso granato intenso, al naso esprime una ampia complessità di profumi con una fitta e intensa componente floreale di viola e rosa, e un frutto molto nitido con note evolutive speziate di cuoio, pepe nero, chiodi di garofano, e liquirizia. Il suo gusto è pieno e suadente, molto equilibrato, con una bella e ricchissima struttura tannica espressione. E’ un Barbaresco austero, maschile e muscoloso; un Barbaresco destinato ad un lungo affinamento e che regalerà grandi emozioni con il passare degli anni.
