La curiosità è un dovere per un Sommelier, ed ogni occasione deve essere lo spunto per apprendere qualcosa di nuovo.
Per appassionati ed esperti di vino italiano l’Australia è davvero un continente lontano. Anche perché contrariamente a molti paesi che dipendono dall’importazione, l’Italia è un grande produttore di vino (in qualità e quantità). Sono quindi rare le occasioni di interagire con vini australiani che vadano oltre gli stereotipi che tutti conoscono: bottiglie da grande distribuzione o grandi Shiraz opulenti di gusto internazionale.
La realtà dell’Australia è molto più variegata di quel che si pensi ed il paese negli ultimi anni è in forte evoluzione, soprattutto per un’attenzione alle tipicità espressive dei vari territori e per una crescente enfasi sull’impiego della tecnologia.
Le principali zone vitivinicole sono collocate nella zona meridionale (Barossa Valley, McLaren Vale, Adelaide Hills, Coonawarra) e in Tasmania. Negli ultimi anni si sta lavorando, con tecnologie avanzate, per produrre vino anche in altre regioni, come Alice Springs.
E’ davvero un viaggio sorprendente avvicinarsi ai vini australiani di qualità, per capire meglio il fascino di questo lontano continente…e scoprire le diverse espressioni produttive di grandi vitigni, che meritano sicuramente di essere degustati e fatti conoscere.
Scopriamo insieme i vini Australiani selezionati per la degustazione.
Glaetzer Amon-Ra 2013: (Barossa Valley) 100% Shiraz con passaggio in barrique usate per 18 mesi. Nel calice esibisce un colore rosso rubino scuro e carico, grande struttura, carica antocianica e consistenza. Al naso note di spezie dolci e confettura di ciliegia, sensazioni fini e piacevoli. In bocca grande freschezza e un finale lungo.
Torbreck The Struie 2012: (Barossa Valley) 100% Shiraz e passaggio per 18 mesi in barrique francesi usate. Colore rosso rubino carico e intenso, consistente in rotazione. Al naso si evidenzia la speziatura, salamoia e confettura, erbe officinali e peperone. In bocca è potente e ruvido, grande potenziale ed effetto pseudo calorico. Il legno non è incisivo. Un vino che rispecchia la tipicità del vitigno e lo stile produttivo.
Alpha Crucis Shiraz 2008: (McLaren Vale) 100% Shiraz le cui le uve dopo la vendemmia hanno passato tre giorni nelle celle frigorifere. Colore rubino carico, corpo evidente. Al naso una bella nota fruttata e mentolata, tabacco e pipa spenta. In bocca sentori di liquirizia e spezie, alcol ben gestito. Buona corrispondenza gusto olfattiva e persistenza. Tannino equilibrato.
Bellvale Stony Block Pinot Noir 2013: (Victoria) 100% Pinot Noir in purezza, sottoposto ad un passaggio di 12 mesi in barrique usate di rovere francese. Colore rosso rubino con una grandissima vivacità, un naso fresco accompagnato da una frutta rossa e da una componente ferrosa. In bocca entra sapido con un bel tannino amalgamato. Un vino fine ed elegante.
Yalumba Y-Series Riesling 2015: (Barossa Valley) Riesling Renano (ebbene sì!) vendemmiato di notte nella famosa zona di Barossa, fermentato a freddo senza uso del legno. L’Australia è seconda solo alla Germania nella produzione di questo vitigno, molto diffuso nelle regioni di Clare Valley ed Eden Valley. Al naso note di frutta matura, pera e pesca con fiori gialli, poi un lieve sentore minerale. In bocca è fresco e persistente, fresco e sapido, predominanza di agrumi, con un grande potenziale d’invecchiamento.
Cape Mentellle Sauvignon Blanc-Semillon 2016: (Margaret River) qui il clima ricorda quello di Bordeaux. Composto da 57% Sauvignon Blanc e 43% Semillon. Vendemmia eseguita di notte e uve portate immediatamente in cantina. Colore giallo paglierino molto scarico, note al naso di agrumi e frutta tropicale, sentori erbacei. Una buona struttura e forza cromatica. In bocca è fresco, leggero, secco con un alcol ben gestito. Persistente, senza alcuna percezione dell’uso del legno.
