Qualche anno fa’ Arte & Vino si sono incontrati a Milano grazie a Dipinto diVino, questo il nome della serata organizzata da chi ha saputo abbinare l’Arte e il Vino: l’incontro aveva visto protagonista la pittura, che attraverso la resa mimetica del vero, si è sempre occupata di indagare il rapporto tra la vista e gli altri sensi. Una connessione di corrispondenze evocative del gusto, del profumo, dei sapori e delle suggestioni immateriali che trovano puntuali equilibri e stimolanti contrappunti con i vini abbinati.
La prima volta non si dimentica mai, ed infatti la serata ospitata dall’Associazione Italiana Sommelier è stata un successo ricco di suggestioni “insolite”. ci hanno guidato alla scoperta della corrispondenza che può esistere tra l’arte della pittura – cioè mimesi e ricerca del vero – e quella della degustazione del vino, abbinando vini italiani a quadri della tradizione pittorica europea…con inaspettati accostamenti.
Sette quadri per sette vini, in un rapporto di corrispondenze evocative del gusto, del profumo, dei sapori e delle suggestioni immateriali, che trovano puntuali equilibri e stimolanti contrappunti con i vini presentati.
La descrizione artistica è stata affidata a Beatrice Ferrario, storica dell’arte, mentre la descrizione dei vini è stata fatta da Francesco Albertini, sommelier e degustatore AIS.
Scopriamo insieme le opere d’arte ed i vini abbinati:
- “Bacco” di Caravaggio
Qui il riferimento al vino è esplicito e immediato. Il fanciullo vestito “alla Bacco”, ci offre (o forse indica di aver appena bevuto) un bicchiere a coppa larga contenente vino rosso. La sua espressione, melliflua e seducente, indica che il rapporto col vino si fa ambiguo, dipende da come lo si approccia, e che l’eccesso non sempre paga.
- “Natura morta con granchio” di Pieter Claesz
Abbinamento “Tenuta Frassineto” Brut 2007: metodo classico toscano, 100% Chardonnay.
Vino bianco luminoso, al naso aspetti di morbidezza e dolcezza: limone fresco, candito di agrume, pan brioche, corredo di fiori bianchi. Il profumo di questo vino completa e aiuta gli occhi fissi sul quadro, permettendo alle immagini di farsi gusto, assai fresco, in bocca. - “Novella di Nastagio degli Onesti. Il banchetto di nozze” di Sandro Botticelli
Abbinamento “Falanghina del Molise” – Azienda di Majo Norante: leggerezza e ariositá ci descrivono questo vino, in corrispondenza alla scenografia che Botticelli ha pensato per il banchetto di nozze. Personalità precisa e strutturata, l’impatto olfattivo è legato alla frutta matura, con sentori floreali di caprifoglio; alcune note transitano verso l’erbaceo: menta, salvia, limoncina, sentori molto raffinati. In bocca: discreta corrispondenza, nota non troppo dolce che dà struttura, cioè classicità. - “Le nozze di Cana” di Paolo Veronese
Abbinamento “Valpolicella Classico 2009“- Azienda S. Ambrogio, La Pala: profusione, comunicazione e leggerezza. Francesco Albertini classifica questo vino come edonista; la profusione sta nei sentori fruttati: rosa in ogni varietà, con un principio di confettura e una prima lieve spaziatura dolce, cannella; un vino di comunicazione immediata, come la cena di Veronese. In bocca è fresco, con un tannino setoso, una nota ammandorlata piacevole ed elegante. - “Satiro e baccante” di Pieter Paul Rubens
Abbinamento “Montefalco Rosso 2009” – Colpetrone: questo vino ha una sensualità esplicita: c’è sostanza, carne; l’ambivalente lettura del quadro si traspone in questo vino: note immediate di frutta, frutta rossa scura, con una speziatura dolce, sentori di rosa, iris, note ulteriori di sottobosco, di humus, note animali, timo e alloro. In bocca: struttura di tutto rispetto, materia avvolgente, tannino presente, componente seria e meditava, con una notevole persistenza. - “Ritratto di cavaliere dell’ordine costantiniano” di Fra’ Galgario
Abbinamento “Don Antonio, Nero d’Avola 2008” – Azienda Morgante: siamo alla presenza di un gentiluomo siciliano; alcuni aggettivi utilizzati per descrivere il quadro ritornano: elegante, sensuale, dotato di nerbo, struttura e carattere. Vino longilineo, con note di frutta scura: piccoli frutti come mora, mirtillo, susina scura, nota balsamica spiccata fino all’anice stellato, pepe nero ed erbe aromatiche, alloro e timo, humus, sentori aromatici di macchia mediterranea come legno di cipresso. Elegantissimo in bocca, con un equilibrio avvolgente.Gli ultimi due quadri, con relativi vini in abbinamento, venivano presentati insieme, in chiusura della serata; qui l’accostamento tra il colore dei vini dolci e la pigmentazione dei dipinti è davvero sorprendente. - “Baro con asso di fiori” di Georges de la Tours
Abbinamento “Vigna del Volta 2008” – Azienda la Stoppa: colori che si abbinano perfettamente al quadro; questo passito ha un carattere esplicito e seduttivo, mostra il suo aspetto con grande immediatezza, data dai vitigni aromatici da cui nasce. Il naso è molto complesso, quasi sorprendente per essere un vino del nord; c’è comunque una componente di freschezza che si traduce in sentori tali da completare un quadro di note floreali belle: fresia, ciclamino e gelsomino. In bocca è fresco, seppur con componente di morbidezza e dolcezza, e un minimo di componente astringente; lunghezza infinita.
- “Il bicchiere di vino” di Jan Vermeer
Abbinamento “Decugnano Pourriture Noble 2009” – Azienda Azienda Decugnano dei Barbi: accoglie l’eleganza insolita di un muffato umbro, tenue ed elegante, senza note aggressive di zafferano e incenso; la botrite però si legge in sentori un po’ cerosi, note dolci di zucchero al velo, fiori di tiglio, crema pasticcera aromatizzata al limone. In bocca percepibile la componente acida, più intimista. Colore d’oro di luce naturale; immaginiamo che la donna che degusta la proposta del cavaliere stia inebriando il suo palato con un vino come questo.