Cantina Ceretto | Grandi Vini, Alta Gastronomia, Arte e Design, nel cuore delle Langhe

È passato del tempo dal mio ultimo post ma sono felice di ritornare a scrivere di una felice giornata, trascorsa in compagnia di Federico Ceretto presso la Tenuta Monsordo Bernardina di Alba della famiglia Ceretto.

Ci troviamo nelle Langhe Piemontesi e qui, in una località alle porte di Alba sorge tra i vigneti la modernissima tenuta “Ceretto Winery”, dove ogni iniziativa trova la sua naturale cornice nelle colline di Alba e Cuneo, tra filari e cantine, naturalmente accompagnati da pregiate bottiglie ed eccellenti prodotti gastronomici.
Qualche settimana fa avevo ricevuto un messaggio da Federico (Ceretto) ed ho colto al volo il suo invito per andarlo a trovare e per degustare del notevole Barolo.

Le Cantine Ceretto offrono accoglienza quotidiana presso la Tenuta Monsordo Bernardina di Alba, in Località San Cassiano 34, per degustazioni, visite e acquisti.
Acquistata nel 2000, la Tenuta è oggi il vero centro nevralgico delle aziende vitivinicole Ceretto, nella quale si concentrano le attività amministrative e commerciali.

Arte e Design
In un contesto di architettura moderna e innovativa che si sposa all’autenticitá del territorio, sulla sommità della collina Monsordo in Alba 2009 è stata realizzata un’opera d’arte ardita e altamente tecnologica. La scelta progettuale si è rivolta a un’architettura-paesaggio di notevole impatto: una grande bolla ovale, sospesa tra le vigne, quasi a voler rappresentare una sorta di grosso “acino” d’uva. Un oggetto leggero, totalmente trasparente che permette alla natura di entrare all’interno della sala avvolgendo chi vi sosta e proiettandolo direttamente nella vigna in un volo sulle colline di Langa: “degustare il vino degustando il panorama“.

A confermare la passione dei Ceretto per l’arte contemporanea, la splendida e singolare cappella della SS. Madonna delle Grazie situata a La Morra, presso il vigneto di Brunate. Costruito a inizio Novecento, e mai consacrato, il piccolo edificio diviene col tempo un riparo dal maltempo per tutti i lavoratori impiegati in quelle stesse vigne che, negli anni settanta, entrano a far parte delle proprietà dei Ceretto.

Nel 1999 la felice decisione della famiglia di chiamare due artisti di fama internazionale come David Tremlett e Sol Lewitt cui viene assegnato il compito di ridefinire l’identità di quel luogo, altrimenti abbandonato a se stesso. Il risultato è un trionfo di campiture colorate e uniformi che si sostengono in virtù del loro contrasto cromatico e della dicotomia tra sacro e profano.

Barolo Bricco Rocche 2007 Assolutamente la punta di diamante dei vini Ceretto, la realtà che ha consacrato la famiglia Ceretto nel firmamento dei Grandi Vini. Questo Barolo si presenta armonico e delicato ma anche robusto e vigoroso, dotato di complessità, eleganza e austerità. Già a pochi mesi dall’imbottigliamento rivela la sua grandezza, spigoloso in tenera età, ma con una robusta struttura portante e di grande tenuta nel tempo. La sua magnificenza va progressivamente aumentando non appena i profumi floreali della gioventù lasciano posto a eterei aromi di confettura, spezie, cioccolato e tartufo.

Barbaresco Bricco Asili 2007
Vinificato in un piccolo chateau-cantina, inserito nel vigneto, in cima alla collina Asili, nel villaggio di Barbaresco. Bouquet etereo e complesso con sfumature di rosa selvatica, violetta e liquirizia. Sapore asciutto e carezzevole in bocca. Può già entusiasmare dopo un anno di bottiglia, ma le emozioni si amplieranno con il passare degli anni. Consigliano di berlo tra i 3 e i 15 anni.

Gastronomia e Ristorazione
Unione tra arte e cultura del buon vivere è sicuramente il progetto ambizioso dei 2 ristoranti aperti ad Alba, che conferma la grande attenzione e rispetto posti al territorio d’origine e le passioni per l’arte e la cultura. Nella piazza Duomo di Alba, o per chiamarla con il suo vero nome Piazza Risorgimento, la famiglia Ceretto, insieme allo chef pluristellato Enrico Crippa, ha inaugurato nel 2005 due ristoranti racchiusi in un unico edificio.

Nel Piazza Duomo, lo chef Crippa scatena la sua fantasia e la sua conoscenza delle materie prime creando piatti che sono vere opere d’arte culinaria e che gli sono valsi le prestigiose tre stelle Michelin.

La Piola, invece, al piano terreno esprime la tradizione più autentica con proposte rigorosamente in stile langarolo, servite con una selezione di vini di cantine locali. Qui abbiamo gustato un ottimo pranzo, prima di prendere la strada del ritorno verso casa con un felice pensiero: “Arrivederci!”